Premessa

La complessità sociale e culturale e un sistema di saperi in rapido mutamento sono aspetti che contraddistinguono il nostro presente, la cui dimensione è resa oggi ancor più problematica dalle sfide che la pandemia in corso ci obbliga, nostro malgrado, ad affrontare.

La scuola è chiamata a confrontarsi con questa complessità adottando, con coraggio, una logica di aperta collaborazione con le altre realtà circostanti, dagli enti territoriali al vasto e vivace mondo dell’associazionismo e delle attività produttive, per immaginare soluzioni e interventi capaci di interpretare le esigenze educative e i bisogni formativi e sociali di tutte le componenti della popolazione scolastica, in modo inclusivo e democratico.

Il Patto Educativo di Comunità è lo strumento con il quale si intendono creare le condizioni per dare vita a uno spazio collettivo e aperto, nel quale i diversi attori che partecipano alle attività formative possano cooperare, in modo dinamico e flessibile. Non solo la scuola, che certo mantiene un suo ruolo di guida e di istituzione di riferimento, ma la scuola insieme agli altri, prima promotrice di un momento aggregativo, occasione di felice incontro tra tutti coloro che collaborano a vario titolo al processo educativo delle/dei bambine/i e ragazze/i nella convinzione che solo una comunità ampia possa farsi pienamente carico dei loro bisogni: “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”, recita un antico proverbio africano.

Nel concreto il “Patto Educativo di Comunità” è una modalità di costruzione della “comunità locale” che condivide un percorso e che si assume la responsabilità di essere “educante”. Si tratta di un’intesa sottoscritta tra Istituzioni scolastiche, Amministrazioni Comunali, cittadini (singoli o associati), che individuano nella scuola un fondamentale bene della comunità e un ambito privilegiato per le possibili collaborazioni. Il Patto riconosce la funzione costituzionale della scuola e gli obiettivi del sistema pubblico di istruzione e li sostiene, sceglie come priorità la cura e la presa in carico delle situazioni di maggior fragilità, si fonda su un approccio collaborativo finalizzato a costituire un’alleanza educativa stabile.

I riferimenti normativi

La legge del 13 luglio 2015, n. 107 che all’art.1, comma 7 richiama la “valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese” e definisce tra le modalità l’apertura pomeridiana delle scuole e il potenziamento del tempo scolastico.

Il Documento per la Pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione del 26 giugno 2020 (Piano scuola 2020-2021) dove si definisce che “per la più ampia realizzazione del servizio scolastico nelle condizioni del presente scenario (pandemico), gli Enti locali, le istituzioni pubbliche e private variamente operanti sul territorio, le realtà del Terzo settore e le scuole possono sottoscrivere specifici accordi, quali “Patti educativi di comunità”, dando così attuazione a quei principi e valori costituzionali, per i quali tutte le componenti della 2 Repubblica sono impegnate nell’assicurare la realizzazione dell’istruzione e dell’educazione, fortificando l’alleanza educativa, civile e sociale di cui le istituzioni scolastiche sono interpreti necessari, ma non unici”.

Il Decreto Legge del 14 agosto 2020 n. 104 che all’art. 32, comma 2 lettera b, prevede l’assegnazione di specifici fondi agli uffici scolastici regionali per il sostegno finanziario alla stipula dei Patti Educativi di Comunità al fine di ampliare la permanenza a scuola delle allieve/i, alternando attività didattica ad attività ludico-ricreativa, di approfondimento culturale, artistico, musicale e motorio-sportivo. Un percorso già iniziato nell’Istituto Comprensivo Pirri 1 Pirri 2: da tempo sono attive collaborazioni tra l’Istituto e le associazioni del territorio, per la realizzazione di importanti progetti per il contrasto alla povertà educativa minorile e per l’attivazione di campus estivi.

Il Documento per la pianificazione delle attività Scolastiche, educative e formative nelle istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione (Piano scuola 2021-2022) del Ministero dell’Istruzione che afferma: “Per la realizzazione del servizio scolastico nelle condizioni dell’attuale scenario pandemico, in adesione al principio di sussidiarietà e di corresponsabilità educativa, Enti locali, Istituzioni, Terzo settore e scuole è auspicabile continuino a sottoscrivere specifici accordi e “Patti educativi di comunità”, attuando con ciò i principi fondamentali della Costituzione. I fini degli accordi e dei “Patti” potranno ad esempio essere: – la messa a disposizione di strutture o spazi supplementari (come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei) per lo svolgimento di attività didattiche curricolari o aggiuntive; – la realizzazione di collaborazioni per l’arricchimento dell’offerta formativa; – l’organizzazione della presenza ordinata di studentesse/i e famiglie negli spazi all’esterno degli edifici scolastici o nelle aree di confluenza dei trasporti scolastici”.

L’art.15 della L. 241/1990 dispone che le amministrazioni pubbliche possano concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune.

Un percorso già iniziato

Il 1 giugno 2016 l’Istituto comprensivo Pirri 1-2, il Comune di Cagliari e la Municipalità di Pirri hanno sottoscritto un protocollo d’intesa. Obiettivi principali: creare una rete di collaborazione e contribuire al miglioramento dell’offerta formativa.

A partire dal 2016 sono state sottoscritte varie convenzioni tra l’Istituto Comprensivo Pirri 1 – 2 e soggetti del terzo settore operanti nel territorio di Pirri e dell’area metropolitana di Cagliari. Le principali sono:

  1. Tra l’Istituto Comprensivo Pirri 1 – 2 e l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Beta” (prot. 3869/2020);
  2. Tra l’Istituto Comprensivo Pirri 1-2 e la Fondazione Domus de Luna (sottoscritto in data 30/01/2021);
  3. Tra l’Istituto Comprensivo Pirri 1-2 e l’Associazione ASD Polisportiva popolare Exmé (prot. 8845 del 21/11/2019);
  4. Tra l’Istituto Comprensivo Pirri 1-2 e la Coop. Exmé & affini Onlus Cooperativa sociale (prot. 729 del 30/01/2018);
  5. Tra l’Istituto Comprensivo Pirri 1-2 e Casa Falconieri Centro di sperimentazione e ricerca (prot. 8369 del 12/12/2018);
  6. Tra l’Istituto Comprensivo Pirri 1-2 e La Carovana Società cooperativa Onlus (prot. 2581 del 04/04/2017).

Inoltre, l’Istituto Comprensivo Pirri 1-2 ha partecipato in qualità di partner alla realizzazione di tre progetti finalizzati al contrasto della povertà educativa minorile, finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, da Fondazioni bancarie e altri soggetti privati:

  1. Progetto “Sul filo. Una rete di piccoli equilibristi”, capofila della rete di partner la Coop. Soc. C.E.M.E.A. della Sardegna;
  2. Progetto “REACT. Reti per Educare gli Adolescenti attraverso la Comunità e il Territorio”, capofila della rete Weworld Onlus;
  3. Progetto “Sa domu pitticca”, capofila della rete la Fondazione “Domus de luna”.

Le parole chiave del nostro Patto Educativo “per una scuola comunità”

Co-progettazione: l’azione di una importante e vasta rete coordinata di scuole, istituzioni e terzo settore permette la valorizzazione delle risorse espresse dalla comunità locale. Permette inoltre di attivare, attraverso il modello della progettazione partecipata e la condivisione di esperienze e risorse, percorsi integrati che rappresentano una modalità di innovazione didattica basata sulla centralità del soggetto che apprende. Nello stesso tempo si attiva un processo che rafforza e valorizza la scuola pubblica, come laboratorio sociale e centro di una stabile comunità di pratiche nell’ottica dell’apprendimento permanente.

Sostenibilità: la rete di sostegno e risorse composta di relazioni istituzionali, di associazioni, famiglie, cittadine rivolta a integrare le attività pedagogico-didattiche fornisce modalità, prassi e competenze che danno garanzia di continuità nel tempo. La ricerca coordinata di fonti di finanziamento, l’implementazione della rete coinvolta nelle attività di progetto, il coinvolgimento di aziende e commercianti locali, potranno contribuire alla strutturazione dei percorsi.

Innovazione: il rafforzamento dell’alleanza tra scuola e territorio, che si assumono insieme la responsabilità educativa mettendo al centro i minori e le famiglie come attori consapevoli del cambiamento è un’innovazione di processo quanto mai fondamentale per il sistema educativo; ad essa si aggancia l’innovazione del “risultato formativo” – delle competenze e delle capacità delle studentesse/i – attraverso la promozione di percorsi che abbiano al centro le “green skills”, le abilità tecnologiche, scientifiche e culturali indispensabili all’inserimento nel contesto di vita e lavorativo, e le competenze emotive, motorie, artistiche ed espressive fondamentali per rafforzare il “benessere dentro e fuori da scuola”.

Inclusione: il Patto tiene conto della diversità dei bisogni di tutti i soggetti coinvolti per favorire la partecipazione e l’apprendimento, ma anche per ridurre l’esclusione e l’emarginazione dei soggetti più fragili e vulnerabili.

Talenti: un contesto educativo diffuso, che sa riconoscere e intrecciare gli apprendimenti formali con quelli informali, può progettare un’offerta educativa che amplia le opportunità di apprendimento e di crescita personale, soprattutto attraverso interventi di promozione dell’equità e dell’inclusione, contribuendo così a contrastare concretamente la dispersione scolastica e la povertà educativa.

Protagonismo e partecipazione: le attività e i progetti che andranno a definirsi avranno il compito di rendere le destinatarie/i tutti più responsabili nei confronti della loro comunità, di far loro partecipare attivamente alla vita della città, oltre a fornire ai minori e alle famiglie maggiori strumenti per la propria crescita personale e intellettuale, sviluppando competenze, conoscenze e talenti, rendendole/i protagoniste/i nella costruzione del proprio futuro.

Dialogo intergenerazionale: il Patto promuove la possibilità di creare spazi di aggregazione e di incontro sociale, creazione di opportunità per alimentare gli scambi, le relazioni e la reciprocità finalizzate al recupero delle relazioni e della solidarietà intergenerazionale.

Sussidiarietà orizzontale: rappresenta il modello di governance del Patto che definisce una rete stabile pubblico/privata che coopera individuando obiettivi e strumenti comuni, che consente quindi di rafforzare il capitale sociale presente nel territorio.

Il territorio coinvolto

Il contesto di riferimento è la città di Cagliari, con particolare attenzione al territorio della municipalità di Pirri e dei quartieri limitrofi.

In questo territorio, situato in una posizione centrale dell’area metropolitana e periferica della città, insistono alcune autonomie scolastiche costituite da istituti comprensivi e scuole del secondo ciclo d’istruzione. L’Istituto Comprensivo Pirri 1 Pirri 2, capofila della rete “Senza Zaino Sardegna”, da tempo ha maturato una vasta rete di collaborazioni con altre scuole del territorio urbano e con l’associazionismo locale.

Il tessuto associativo locale si è dimostrato molto vivace e attivo sul piano territoriale della città; ha collaborato con le scuole del territorio alla realizzazione di vari e importanti progetti finalizzati al contrasto della povertà educativa minorile.

La presenza di importanti aree verdi, inclusi i giardini delle scuole, creano un contesto di riferimento naturalmente orientato alla green e outdoor education: Parco Terramaini, Parco di Monte Urpinu, Parco di Monte Claro, Parco del Colle di San Michele, il parco dell’ex Vetreria.

Sempre in questo territorio sono presenti importanti impianti sportivi sia finalizzati ad un uso prevalentemente scolastico, sia da parte dell’associazionismo.

Sono presenti, inoltre, varie strutture culturali e sociali; tra esse si citano 4 teatri, di cui tre all’interno degli ambienti scolastici, la biblioteca comunale di Pirri, la biblioteca provinciale per ragazze/i nel parco di Monte Claro, la struttura museale e culturale dell’Ex Vetreria, il centro giovani ExMé nel quartiere di Santa Teresa.

Chi aderisce al Patto

Il presente patto si configura come uno strumento aperto al territorio. Si tratta dell’inizio di un percorso al quale potranno aderire successivamente anche altri enti. Ogni ente coinvolto successivamente avrà quindi la possibilità di proporre e condividere le proprie attività al fine di aggiornare il presente patto.

Autonomie scolastiche

Istituto Comprensivo Pirri 1 Pirri 2

Istituzioni pubbliche del territorio

Comune di Cagliari

Municipalità di Pirri

Associazioni e enti del terzo settore

Fondazione Domus de Luna ONLUS

Cooperativa Sociale C.E.M.E.A. della Sardegna

Cooperativa Sociale Cada Die Teatro

Centro Giovani ExMé

Società Cooperativa Sociale “La Carovana” ONLUS

Associazione culturale Codice Segreto ONLUS

Casa Falconieri, Centro di ricerca e sperimentazione

Associazione Sportiva Dilettantistica “Beta”

Associazione dilettantistica arcieri “Quattro Mori”

Polisportiva Popolare Exmé ONLUS

Associazione Culturale Casa Saddi

Associazione Culturale “Tra parola e musica”

AGAPE Società cooperativa sociale

Associazione Culturale “Punti di vista”

Obiettivi del Patto

  • Individuare, sulla base di rilevazioni attente e mirate, i bisogni educativi, culturali, psicofisici e sociali emergenti nella popolazione scolastica di riferimento, nonché i bisogni formativi degli adulti di riferimento (educatrici, educatori, insegnanti, ecc.).
  • Evidenziare le situazioni specifiche di povertà educativa, incrementate dalla chiusura delle scuole e dei servizi educativi.
  • Sollecitare nel territorio proposte di intervento congiunte e/o complementari tra più enti, mirate a far fronte alle necessità emergenti.
  • Attuare gli interventi selezionati.
  • Valutare l’efficacia degli interventi attuati.

Cosa facciamo: le azioni per consolidare e implementare la comunità educante

Azione 1 – La co-progettazione

  • Definizione di strategie ed obiettivi comuni per la valorizzazione di proposte nel rispetto di quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale;
  • Costruzione di strumenti e modalità di raccordo e di interlocuzione necessari per coordinamento delle azioni e iniziative condivise e comuni, a vantaggio dell’offerta formativa ed educativa rivolta alle studentesse/i;
  • Promozione di eventuali gemellaggi e sistemi di reti;
  • Creazione di un tavolo interistituzionale per la progettazione legata ai Fondi Strutturali Europei;
  • Progettazione e attuazione di attività di formazione continua e realizzazione di eventi.

Azione 2 – “Laboratorio di Scuola Aperta”

  • Organizzare l’apertura delle scuole per la gran parte dell’arco della giornata, utilizzando gli spazi fruibili delle scuole per sviluppare attività che favoriscano innanzitutto l’autonomia e la responsabilità, l’acquisizione di competenze linguistiche, digitali, sportive ed artistiche;
  • possibilità di anticipare l’ingresso a scuola per le alunne/i che ne fanno richiesta con educatrici/ori dedicati;
  • attività di supporto scolastico alle alunne/i attraverso diversi percorsi:
    1. sostegno allo studio e alla socializzazione per piccoli gruppi di studentesse/i della scuola;
    2. aiuto per compiti e sostegno relazionale affettivo svolto individualmente;
    3. implementazione e potenziamento del metodo di studio;
    4. aiuto compiti e accompagnamento allo studio in modalità online.
  • organizzare percorsi teatrali (anche in lingua inglese), musicali, creativo-manuali e di approfondimento delle lingue straniere, volti a promuovere la formazione globale dell’individuo offrendo occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa;
  • creazione di percorsi museali di opere realizzate da bambini e ragazze/i all’interno degli edifici scolastici e in locali messi a disposizione da enti pubblici e privati;
  • sviluppo di occasioni di incontro informale (spazi di creatività e di gioco) o formali (aule studio assistite);
  • potenziamento di attività sportive in immediata prosecuzione dell’orario scolastico pomeridiano (società sportive);
  • riqualificazione di alcuni spazi scolastici, da destinare ai laboratori stessi e alle attività del territorio, realizzati attraverso percorsi di progettazione partecipata.

Azione 3 – “La mia scuola non va in vacanza”: i campus

I Campus durante il periodo Natalizio, di Carnevale, di Pasqua e durante l’estate sono sviluppati in un’ottica di coordinamento di tutte le attività educative nei periodi di chiusura delle scuole. Nei Campus si svolgono laboratori intensivi in diversi ambiti: sportivi, naturalistici, digitali e in lingua inglese (come attività motorie o teatro), con l’obiettivo di favorire esperienze di apprendimento attraverso lo sviluppo delle competenze emotivo-relazionali, il “fare”, il gioco, il contatto con la natura e il viaggio. L’apertura della scuola nei periodi di sospensione delle lezioni oltre ad essere un’occasione di vacanza creativa in città, diventa un’occasione di nuovi apprendimenti. Si tratta anche di una risorsa effettiva per i genitori che lavorano.

Azione 4 – “Scuola 4.0” Laboratori e percorsi didattici specializzati su temi innovativi:

  • innovazione digitale attraverso coding, robotica e pensiero computazionale per stimolare il pensiero originale e creativo; attivazione e implementazione di aule e presidi digitali stabili nelle scuole e nelle aree disponibili del territorio;
  • attivazione di presidi multimediali stabili nelle scuole e nelle aree disponibili del territorio, con la possibilità di realizzare mini rassegne cinematografiche con video realizzati dagli stessi studenti o su film e documentari della grande distribuzione su temi attinenti all’educazione e alla cittadinanza attiva;
  • esperienze di immersione totale in lingua straniera: percorsi Clil e lettorato con madrelingua in orario curricolare; attività motorie, sportive ed espressive in lingua inglese in orario extracurricolare.

Azione 5 – attività nel territorio e con i soggetti operanti

  • valorizzazione del patrimonio naturale e conoscenza diretta del territorio attraverso la riscoperta dei giardini scolastici come luoghi didattici, a partire dalle aule all’aperto e dagli orti dei plessi, attraverso percorsi di outdoor education;
  • messa a disposizione di attrezzature, ambienti tecnologici e scientifici, laboratori informatici, multimediali e linguistici per il comune obiettivo di stimolare nelle studentesse/i la curiosità e l’operatività;
  • esperienze educative che promuovono lo scambio intergenerazionale attivando i rapporti di crescita e solidarietà tra le diverse generazioni: le anziane/i abitanti dei quartieri sono una risorsa e possono contribuire alla formazione dei minori in vista del loro positivo inserimento nel contesto di vita;
  • attività di Service Learning in cui le studentesse/i sono protagonisti di azioni solidali nei confronti della comunità locale (tutti);
  • percorsi partecipati con le studentesse/i per definire e progettare le bike-lane dei quartieri di riferimento, realizzando una proposta di educazione civica, educazione stradale e progettazione viabilistica;
  • percorsi di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica destinati ad alunne/i, docenti e genitori finalizzati al benessere scolastico e al protagonismo delle studentesse/i;
  • potenziamento della fabbrica degli strumenti ed organizzazione della fruizione dello spazio da parte della comunità.

Azione 6 – “Risorse famiglia”

  • Rafforzare la partecipazione dei genitori alla vita della scuola non solo come fruitori di servizi ma come membri attivi della comunità; sviluppo di giornate scolastiche dedicate al coinvolgimento dei genitori;
  • sostenere in generale le famiglie e in particolare quelle delle studentesse/i più fragili attraverso il rafforzamento delle competenze linguistiche, culturali e emotivo-relazionali;
  • attivare percorsi di mediazione tra scuola (insegnanti e gruppo classe) e famiglie in situazione di difficoltà, di tutela;
  • servizio di gestione di situazioni di difficoltà ed emergenziali in orario curricolare (servizio di psicologia scolastica), supporto in orario scolastico nella gestione delle situazioni di forte disagio emotivo delle studentesse/i, offrendo loro il supporto psicologico necessario e un luogo dedicato a ristabilire il benessere necessario a svolgere l’attività di apprendimento in classe;
  • formazione docenti e screening alunne/i per diagnosi precoce dei casi BES/DSA in collaborazione con enti accreditati;
  • implementazione delle collaborazioni con le associazioni genitori e individuazione dei percorsi più idonei per farle nascere dove non sono presenti;
  • attivazione dei Pedibus per raggiungere i plessi scolastici della primaria;
  • eventi e corsi sul ruolo genitoriale, volti a potenziare le qualità, le competenze e le risorse delle famiglie;
  • attività di orientamento e accompagnamento, rivolto a famiglie e studentesse/i della scuola secondaria di primo grado, nella scelta della scuola e del percorso di studi successivo;
  • percorsi di conoscenza della lingua e della cultura italiana, in particolare per mamme di madrelingua non italiana, con contestuale servizio di accoglienza minori in età prescolare;
  • contrasto al Bullismo e al Cyberbullismo: seminari formativi per docenti e famiglie, laboratori con le studentesse/i;
  • momenti/eventi formali e informali, volti a definire e consolidare gli aspetti relazionale della comunità territoriale, anche attraverso testimonial.

Azione 7 – “Un modello esportabile e replicabile”: certificazione, monitoraggio e valutazione del lavoro svolto

  • Certificazione dei laboratori e delle attività outdoor sperimentate nell’ottica della replicabilità, applicabile quindi in altri territori e istituti;
  • monitoraggio periodico delle azioni attraverso un soggetto anche esterno valutatore, finalizzato a verificare: livello di partecipazione alle attività; la qualità delle relazioni interpersonali; il livello e qualità delle competenze apprese; il livello di soddisfazione degli utenti, dei partecipanti e degli osservatori; la partecipazione delle famiglie alle fasi di condivisione/restituzione;
  • formazione delle docenti, sia in modalità “frontale”, sia in affiancamento, per strutturare da un punto di vista metodologico i laboratori e i percorsi presenti nel Patto, e gli strumenti più idonei per affrontare l’emergenza educativa;
  • valutazione delle esperienze che abbia come obiettivo la messa a fuoco di bisogni, strumenti e metodologie, la disponibilità alla trasformazione delle attività, la flessibilità e l’adattamento al mutare anche improvviso delle situazioni di contesto che si dovessero verificare, come è stato nel caso della pandemia.

Destinatari

Il bacino di destinatari principali di questo Patto è composto dalle studentesse/i che frequentano il territorio della municipalità di Pirri e quartieri limitrofi.

Possono essere destinatari dei progetti anche le studentesse/i di altri Istituti, le loro famiglie e tutti i cittadini che risiedono in altri quartieri o centri dell’area metropolitana di Cagliari che abbiano un interesse diretto nell’implementazione della comunità educante di questo territorio.

Sono destinatari indiretti le associazioni di genitori, le aziende, i soggetti partner della rete, e i volontari che operano nei quartieri e nelle scuole di riferimento.

Suddivisione dei compiti e responsabilità e modalità di collaborazione

Gli Enti sottoscrittori si impegnano ad operare in base ad uno spirito di leale collaborazione per la migliore realizzazione del Patto, conformando la propria attività ai principi della fiducia reciproca, pubblicità, trasparenza, responsabilità.

Nel rispetto del principio di autonomia per il coordinamento delle attività e il miglior esito delle pratiche collaborative previste dal presente Patto, le Parti potranno avvalersi dei seguenti strumenti: incontri periodici di monitoraggio, “tavolo interistituzionale”, focus group, incontri pubblici.

L’Istituto comprensivo Pirri 1 Pirri 2 assume il ruolo di coordinamento del tavolo interistituzionale.

Risultati attesi

  • Consolidamento di un modello di scuola aperta “sostenibile”, in grado di perdurare nel tempo grazie alla cogestione tra scuole, genitori, enti del terzo settore, enti di alta formazione (Università), imprese, ente locale.
  • Realizzazione di scuole e quartieri più a misura di bambina/o e ragazza/o.
  • Aumento di motivazione e competenze delle scuole e delle associazioni nel reperire risorse economiche per migliorare l’offerta formativa.
  • Presa in carico precoce delle situazioni di fragilità: contribuzione al consolidamento dei specifici protocolli operativi tra Scuola, Servizi Sociali, Servizi Sanitari, enti del terzo settore, così da contrastare l’evasione dall’obbligo scolastico e la dispersione.
  • Potenziamento del benessere e della partecipazione attiva delle/i studentesse/i e delle famiglie nella scuola e nella comunità.
  • Consolidamento di un legame positivo con il contesto scolastico.
  • Miglioramento dei processi di orientamento.
  • Maggiore scambio e contaminazione reciproca tra enti e scuola.
  • Maggiore solidarietà e qualità delle relazioni sociali.

Durata e scadenza del patto

Il presente Patto ha durata triennale a decorrere dalla data di sottoscrizione. Alla scadenza, previa verifica della sua puntuale e corretta esecuzione, gli Enti sottoscrittori possono rinnovarlo mediante accordo espresso in forma scritta.

Sono allegati al Patto educativo di comunità Pirri – Cagliari gli atti di adesione di ciascun soggetto.

Seguono le firme dei legali rappresentanti apposte in data 11 dicembre 2021.